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Holy Grail giornaliero su AUD/USD

Oh, indovina un po’ che ho scoperto? L’AUD/USD ha la classica configurazione “Holy Grail” su grafico giornaliero: prezzi che toccano l’EMA a 20 periodi e ADX maggiore di 30 ma che punta verso il basso.

L’occasione è ghiotta per cui la possiamo sfruttare: mettiamo un buy stop sul massimo della candela precedente a quella che ha toccato l’EMA. in questo caso, andiamo long a 1,078. Stop loss a 1,061 (qualche tick sotto il punto pivot S2).

Niente obiettivo di prezzo: questo è un trade mordi e fuggi per cui dovremo bloccare via via i profitti ed uscire dopo che un nuovo swing al rialzo è terminato.

 

Qui sopra puoi vedere i prezzi che toccano la EMA a 20 periodi  …

E questo invece è l’ADX.

Vediamo un po’ come si evolveranno le cose …

Stay Tuned … 😉

P.S.: per avere un dettaglio più articolato sulla tecnica dell’Holy Grail, consulta “Street Smarts” di Linda Rashke e Laurence Connors

Buone nuove, cattive nuove ….

Eccoci qui … Come sono andati questi giorni di trading in cui non ci siamo sentiti? Spero che siano stati momenti proficui.

Mi sembra giunto il momento di fare un piccolo riassunto dei trade di questo mese e di fare un bilancio delle operazioni che abbiamo fatto per vedere di tirare un po’ le somme della nostra operatività.

Iniziamo con le notizie cattive: il 7 gennaio ti avevo detto la mia idea su Ansaldo e cioè che sembrava in procinto di fare uno swing al rialzo ma non ne ero certo, a maggior ragione perchè il prezzo era confinato tra i livelli di Fibonacci dando dimostrazione di sentirli molto. Ciò che è successo nei giorni successivi è stato proprio uno swing o meglio, una trappola travestita da swing: il titolo infatti è andato verso l’alto ma non con sufficiente convinzione. Purtroppo però ha avuto forza a sufficienza per spingersi (seppur con l’upper shadow) fino al livello di prezzo di entry che avevamo fissato in data 10/01/2012. Dico purtroppo perchè, questa forza, si è esaurita subito ed anzi si è invertita, spingendo al ribasso fino a far toccare ai prezzi il nostro stop. Abbiamo preso bastonate nei denti insomma …. Giusto a titolo consolatorio: abbiamo capito che, in questo periodo, questo titolo sente molto Fibonacci, in particolare il livello che fa da resistenza posto a 7,56 euro. Come puoi vedere dal grafico, su questo livello si è andata ad appoggiare anche la media a 252 giorni per cui potrebbe essere comunque interessante monitorare eventuali rotture al rialzo che siano importanti (non solo cioè con le shadow) per eventualmente sfruttare un eventuale trend toro robusto.

A livello di cashflow abbiamo perso (compreso le commissioni) 49,6 euro (abbiamo comprato 99 azioni a 7,63 e le abbiamo vendute a 7,23 e questa transazione ci è costata 10 euro di commissioni).

Passiamo ora alle buone notizie: Prysmian ha fatto il botto!!! Come forse ricorderai all’inizio ci era parso che fosse short. Poi però riguardando l’impostazione tecnica abbiamo cambiato la nostra idea …. ed abbiamo fatto benissimo!!! Il titolo infatti il 10 gennaio ha toccato il livello di entry che avevamo fissato a 10,35 euro e, nel giro di 2 giorni, abbiamo beccato il nostro primo take profit. Da quel momento in poi è iniziata la scalata; il 24 gennaio la scalata si è fermata perchè i prezzi hanno toccato il livello di trailing stop.

Passiamo a fare i calcoli in termini di flussi di cassa che è la questione che ci interessa di più:

  • Ricavo derivante dalla vendita della prima tranche di azioni (50% della posizione): 537,50 euro
  • Ricavo derivante dalla vendita della seconda tranche di azioni (50% della posizione): 569,50 euro
  • costo di acquisto dell’intera posizione: -1035,00 euro
  • commissioni: -15,00 euro

Totale profitto: 57,00 euro tondi tondi. Diciamo quindi che Ansaldo è andata a pareggio con Prysmian e quindi abbiamo limitato le perdite (la perdita su Impregilo infatti rimane non coperta)

Tirando le somme, dobbiamo archiviare questo mese con una perdita di 50 euro complessivi (derivanti dal trade su Impregilo). Abbiamo quindi rispettato una delle regole auree del trading, cioè quella di stoppare le perdite. Dobbiamo ora sforzarci di mettere in pratica l’altra faccia della medaglia della regola cioè quella di lasciar correre i profitti.

Ed ora alle critiche: abbiamo operato sul FTSE MIB per cui possiamo prendere l’andamento del nostro indice come Benchmark. Ebbene, studiando i rendimenti del FTSE dal 7 gennaio al 29 gennaio dobbiamo ammettere che abbiamo fatto veramente male: l’indice infatti, anche trainato dal comparto bancario, è salito di 8,8 punti percentuali. L’idea di andare long quindi è stata giusta, pessima invece la scelta dei titoli. Come possiamo migliorare? Beh, penso che innanzitutto l’approccio di trading part time inizia a vacillare: in questo clima così incerto una modalità di trading di questo tipo mi sembra aggiungere rischiosità alle operazioni e non viceversa. Le analisi quindi andrebbero fatte giornalmente e senza aver paura di affermare il contrario di quanto si era pensato il giorno prima: ricordiamoci che è il mercato ad avere sempre ragione e la direzione del trend in cui andare è sempre e soltanto una: quella che ci dice Mr Market giorno per giorno.

Vedremo nei prossimi mesi che riusciamo a combinare (anche se non mi aspetto molto dato che, in media, il mese più “remunerativo” sui mercati è proprio gennaio).

Stay tuned …. 😉

Anno Nuovo, nuovi trades!!

Ciao e ben tornato!!

Lo so, sono sparito …  il fatto è che in questo ultimo mese e mezzo sono stato molto impegnato e conseguentemente non ho potuto analizzare nè postare alcunchè.

In questi giorni di feste ovviamente sono più libero e quindi penso che il miglior modo per iniziare il 2012 sia attraverso la segnalazione di tre trades che probabilmente dovrebbero andare a buon fine.

Ti dico subito che, l’ambiente finanziario attuale, è assolutamente indecifrabile e caratterizzato da fenomeni di volatilità quasi nulla o estrema per cui, a mio avviso e anche di molti traders (istituzionali e privati), questo non è per niente un periodo proficuo per fare trading part time.

In altre parole uno tra i mezzi per ridurre il rischio derivante dal trading in questo periodo è quello di seguire il mercato in maniera costante e continua per tutta la giornata.

Diciamo quindi che partiamo ulteriormente svantaggiati nella scelta dell’orizzonte temporale e dell’operatività che andremo a porre in essere. Tuttavia la voglia di sperimentare ed imparare non può essere fermata da questa condizione particolarissima dei mercati e pertanto ci lanciamo con tranquillità (il bello del paper trading … 😉 ) cercando di scoprire cosa possiamo fare se, nonostante tutto, il tempo da dedicare al trading non può essere esteso a 8/12 ore al giorno in queste condizioni di mercato.

Venendo al nocciolo della questione questi sono i trade che ho potuto identificare e che dovremo scoprire se si riveleranno profittevoli o meno.

Ansaldo STS

Long; buy a 7,635

Stop loss a 7,23

Primo Take profit a 8,25 (liquidare il 50% della posizione)

Trailing Stop 5 tick sotto al minimo della candela successiva a quella del Take Profit.

Dimensione posizione: 99 azioni (calcolata mediante fixed fractional method)

Rapporto rendimento/rischio: 1, 52 (non è il famosissimo 3 a 1 ma sempre meglio di niente è … 😉 )

Impregilo

Long; buy a 2,445

Stop Loss a 2,335

Primo Take profit a 2,535 (liquidare il 50% della posizione)

Trailing Stop 5 tick sotto al minimo della candela successiva a quella del Take Profit.

Dimensione posizione: 338 azioni (calcolata mediante fixed fractional method)

Rapporto rendimento/rischio:0,81 (anche se tale rapporto non è a noi favorevole perchè addirittura minore di uno, il trend del titolo “promette bene” e siamo estremamente vicini ai massimi storici per cui ci si augura di essere stati così bravi da capire che il titolo sta per andare nella “terra di nessuno” a segnare nuovi massimi assoluti e conseguentemente sufficientemente sicuri di ignorare il valore del rapporto).

Prysmian

Short; sell a 8,95

Stop Loss a 10,35

Primo Take Profit a 7,13 (liquidare il 50% della posizione)

Trailing Stop 5 tick sotto al minimo della candela successiva a quella del Take Profit.

Dimensione della posizione: 30 azioni

Rapporto Rendimento/Rischio: 1,3

Stay Tuned …

Money Management is like sex ….

Money management is like sex: everyone does it, one way or another, but not many like to talk about it and some do it better than others. But there’s a big difference: Sex sites on the Web proliferate, while sites devoted to the art and science of money management are somewhat difficult to find.

Gibbon Burke

Da quanto hai appena letto, dovrebbe esserti chiaro che questo blog nasce con l’intenzione di condividere con te tecniche e metodologie di Money Management che potrai applicare alla tua routine di trading in Borsa.

Se sei nuovo di questo settore e sei capitato su questo blog per caso, continua a leggere: potrebbe essere la cosa migliore che farai (almeno in giornata).

Perchè? Perchè con il Money Management si fanno soldi. 

Anzi, il Money Management è l’unica maniera per fare soldi in maniera consistente, costante e con un margine di sicurezza significativo.

Già ma cos’è il Money Management?  Sulla carta ti permette di capire qualedimensione deve avere la tua posizione, ogni tuo singolo trade, data una certa percentuale di perdita oltre la quale non vuoi andare. Tutto qui. Il Money Management ti dice quante azioni, ad esempio, puoi comprare se hai 10000,00 euro da utilizzare nel trading e non vuoi perderne più del 20% cioè più di 2000,00 euro.

Da un punto di vista effettivo il Money Management è disciplina. Credimi, la disciplina è un prezzo più alto di quanto si possa pensare ma, se lo paghi, il successo è la tua contropartita. 

Io cercherò di darti lo strumento, sta a te decidere e pagare  effettivamente il prezzo del successo.

Alla prossima.