Home > Money Manager Mindset > Il segreto del Trading di Successo: la Money Management Checklist

Il segreto del Trading di Successo: la Money Management Checklist

Muppet con tre barattoli di banconoteCome ti avevo promesso, questa volta iniziamo a fare sul serio.

Quella che troverai a seguire è una sorta di checklist che, se rispettata, ti proteggerà da parecchie brutte sorprese.

  • Innanzitutto devi definire qual è il tuo capitale per il trading ossia quanti euro complessivamente decidi di riservare a questa attività. Il capitale di trading è il capitale che ti puoi permettere di perdere. Se ti dico ad esempio che dal tuo conto corrente sono spariti 10000,00 euro e a te non viene un embolo o non vieni colpito dal fuoco di Sant’Antonio, quello è il tuo capitale di trading.
  • Una volta identificato il capitale devi stabilire il drawdown massimo che riesci a sopportare. Il drawdown è la diminuzione del tuo capitale di trading in termini percentuali o assoluti e si misura come differenza tra l’ultimo picco di massimo e il nuovo minimo successivo della tua equity line. Ti faccio un esempio, così ti chiarisci meglio le idee: supponiamo che sei partito da 5000,00 euro ed hai accumulato 10000,00 euro attraverso l’operatività ma, a causa della volatilità del mercato, successivamente  hai perso 2000,00 euro. Il massimo della equity line in questo caso è 10000,00 euro, il nuovo minimo è 8000,00 è il drawdown è dato da 10000-8000=2000.
  • Ora che conosci la quantità massima che sei disposto a perdere complessivamente, devi stabilire quanto sei disposto a rischiare per singolo trade. Ti evito la fatica di capire questa percentuale e ti dico che non devi rischiare più del 2% del capitale di trading per singola posizione.
  • Il numero di posizioni che puoi aprire in contemporanea deve essere tale per cui la somma delle percentuali di rischio di ciascun trade deve essere minore o al massimo uguale alla percentuale di rischio complessivo che hai stabilito in precedenza. Ad esempio: se hai capito che se perdi più del 20% del tuo capitale ti viene la depressione e non dormi più la notte, e se per ogni trade non vuoi rischiare più del 2% del capitale totale, puoi aprire contemporaneamente al massimo 10 operazioni. Nel caso in cui tu le abbia sbagliate tutte, ti ritroverai esattamente con il 20% in meno del capitale ma almeno non sarai ridotto sul lastrico e avrai capito che il trading non fa per te e che dovresti fare altro …. Aprire un circo ad esempio …. 😉 Scherzi a parte, limita la tua esposizione totale al 6% per cui, dato che ogni trade ha un limite di rischio massimo del 2%, non aprire mai più di tre trade contemporaneamente.
  • Definisci gli stop loss e immettili subito a mercato come ordini OCO. Gli stop loss mentali sono assolutamente inutili tanto non li rispetterai, per cui non fare il furbo!!
  • E’ molto importante che lo stop loss sia coerente con la percentuale di rischio di ogni singolo trade.
  • Scegli un’operazione con un rapporto risk/reward 1:2 o superiore: se rischi un euro devi poter pensare di guadagnarne almeno 2.
  • investi su strumenti che siano non correlati cioè i cui movimenti di prezzo siano indipendenti gli uni dagli altri. Se ad esempio acquisti etf o futures sul gasolio da riscaldamento, sul gas e sul petrolio, in realtà è come se stessi investendo su un’unica cosa.
  • Valuta sempre la volatilità dello strumento: un’alta volatilità implica rischio maggiore per cui le posizioni devono essere più ridotte e viceversa (in realtà c’è un metodo per il calcolo della dimensione della posizione al variare della volatilità che ti spiegherò più avanti quando saremo entrati più nell’ottica della disciplina).
  • Ogni volta che ottieni un gain, prelevane il 90% e goditi quei soldi. Ad aumento del capitale per il trading riserva solo il 10% del guadagno, qualsiasi cifra sia.

Se riuscirai a rispettare questi punti in ogni tua operazione sarai già a buon punto per diventare un bravo trader …

  1. Al momento, non c'è nessun commento.
  1. No trackbacks yet.

Lascia un commento